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Centro culturale AurOra Stazione per il futuro

L’edificio dell’ex stazione ferroviaria Val di Fiemme Ora – Predazzo è stato costruito ca.100 anni fa ed è stato assegnato da parte dell’amministrazione della Provincia di Bolzano al Comune di Ora per utilizzo culturale. Il comitato di educazione permanente ritiene perciò importante e sensato, impegnarsi in modo che l’edificio abbia in futuro un ruolo importante in ambito culturale.

Nel 2019 da parte del comitato di educazione permanente è stato iniziato il progetto “AurOra” sotto la direzione di Erich Dibiasi. L’edificio dovrebbe essere ristrutturato in modo da poter crescere in futuro come centro culturale sovracomunale e interetnico.

In data 28/1/2020 le visioni del progetto sono state presentate al consiglio comunale, il quale ci ha chiesto di elaborare un concetto sovracomunale per un centro culturale presso i locali dell’ex stazione del treno per la Val di Fiemme. Sin da allora lavoriamo insieme ad esperti culturali della Bassa Atesina per raccogliere idee e esperienze, miglioriamo continuamente il concetto per completare la nostra visione.

Il centro culturale AurOra è inteso come struttura di dimensione sovracomunale in aggiunta agli eventi culturali già presenti ad Ora. Tante associazioni propongono tutt’oggi diverse e preziose iniziative culturali.

AurOra propone arte e cultura a tutti gli interessati di Ora e della Bassa Atesina. Aperto a tutte le lingue, età e generi. Idee creative e manifestazioni innovative troveranno qui il loro posto.

Arte, cabarè, teatro, poetry slam, danza, performance, film, letteratura, fotografia, pittura, design, scultura, architettura e musica potrebbero riempire la struttura. Anche la storia della vecchia ferrovia Val di Fiemme troverà il suo posto nei locali.

Per garantire una gestione completa dell’edificio è importante che tutti i 3 blocchi (gastronomia, cultura, abitazione) vengono gestiti da un’unica organizzazione responsabile.

Per utilizzare al meglio la struttura bisogna valutare un adattamento dei locali e forse anche un ampliamento dell’edificio. Una sala di grandi dimensioni dovrebbe far parte della struttura. Tutto ciò dovrebbe essere pianificato dai progettatori e altri responsabili prima di presentare un progetto in Comune. Un centro culturale di questo tipo non esiste in tutta la Bassa Atesina.

Stiamo lavorando intensamente, senza retribuzione, a base di volontariato, con creatività ed entusiasmo alla nostra visione, convinti che una struttura culturale di questo tipo sia preziosa e un arricchimento per tutta la Bassa Atesina.

(Erich Dibiasi)